domenica 3 febbraio 2008

Sequestrato il colosso del cemento: "Fondi neri per la mafia"











Mario Colombini è accusato di truffa, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e intestazioni fittizie
"La Calcestruzzi favoriva la mafia"Arrestato l'amministratore delegato
Sequestrati beni e capitale sociale dell'azienda

Con l'accusa di truffa, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e intestazione fittizie di beni, è finito in manette l'amministratore delegato della Calcestruzzi spa, Mario Colombini, 62 anni. A Colmbini viene contestata l'aggravante di avere agevolato l'attività di Cosa nostra. Inoltre il gip del tribunale di Caltanissetta ha ordinato il sequestro dell'azienda. Un provvedimento che riguarda beni materiali e immobili, il capitale sociale e le strutture informatiche in uso dalla società. Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 600 milioni di euro. Colombini è stato arrestato stamani nella sua abitazione di Camparada, un comune della Brianza in provincia di Milano. Il gip ha inoltre firmato altri tre provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di Fausto Volante, direttore di zona per la Sicilia e la Campania della Calcestruzzi spa, che nei mesi scorsi lo aveva sospeso; dell'ex dipendente della società bergamasca, Francesco Librizzi, che era capo area per la Sicilia e di Giuseppe Giovanni Laurino, ex dipendente, anche lui capo area per la Sicilia. Sono accusati di truffa e inadempimento di contratti di pubbliche forniture, con l'aggravante di aver agevolato Cosa nostra. Secondo gli inquirenti, la Calcestruzzi avrebbe proceduto, non solo nella provincia di Caltanissetta e in Sicilia, ma anche su tutto il territorio nazionale, alla creazione di fondi neri, "da destinare - secondo l'accusa - quantomeno in Sicilia, alla mafia". L'azienda avrebbe fornito calcestruzzo di qualità inferiore a quella richiesta dalle imprese che eseguivano appalti pubblici. Questo sistema, per gli inquirenti, sarebbe stata "una strategia aziendale della Calcestruzzi, adottata su scala nazionale e gestita a mezzo, anche, del sistema informatico, con la consapevolezza dei vertici aziendali". Lo scorso 23 dicembre il gruppo Italicementi, che controlla la Calcestruzzi, aveva individuato alcune irregolarità decidendo di sospendere l'attività nell'isola.




Ora l'azienda conferma piena collaborazione alla magistratura. E' stato formato un comitato di tre saggi (Pierluigi Vigna, Giovanni Fiandaca e Donato Masciandaro) che elaboreranno un codice operativo di garanzia.

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