giovedì 7 febbraio 2008

Da Giovanni Inzerillo a Franky Boy



L'unica immagine nota di Filippo Casamento


Ecco i profili dei più importanti uomini di Cosa Nostra finiti in manette nel blitz di oggi. GIOVANNI INZERILLO E' il figlio del capomafia Salvatore Inzerillo detto Totuccio, uno dei grandi Padrini uccisi dai Corleonesi di Totò Riina. Giovanni, nato a New York nel 1972, è uno dei sopravvissuti alla "guerra" di Palermo degli Anni Ottanta. Dopo il padre, i killer di Corleone hanno ammazzato anche suo fratello Giuseppe, un ragazzino di 14 anni. Gli hanno sparato e tranciato il braccio destro con un'ascia. "Degli Inzerillo non deve restare neanche il seme", disse Totò Riina ai suoi. Giovanni è tornato in Sicilia intorno al 2000, ufficialmente fa l'imprenditore edile, abita nella stessa casa che fu del padre in via Castellana 346, nella borgata palermitana di Passo di Rigano. FRANK CALI' Il suo nome completo è Francesco Paolo Augusto ma tutti lo chiamano Frank o Franky Boy, è l'"ambasciatore" di Cosa Nostra americana per i mafiosi di Palermo. E' nato a New York nel 1965 da genitori siciliani (suo padre aveva un negozietto di materiale elettrico in via dei Candelai a Palermo), alcuni collaboratori dell'Fbi hanno riferito che Frank già nel 1999 era un "wiseguy", un uomo d'onore della "famiglia" Gambino. Ufficialmente amministra alcune società di import export a Brooklyn, la più nota è la Circus Fruits Wholesale, import export di frutta. E' considerato dall'Fbi "soggetto emergente" della Cosa Nostra americana. FILIPPO CASAMENTO Un tempo - negli Anni Settanta - era il "sottocapo" della "famiglia" palermitana di Boccadifalco. Poi, nei mesi dello scontro fra Palermitani e Corleonesi, è fuggito negli Usa. E' uno dei più illustri "scappati", quei mafiosi che hanno lasciato la Sicilia per non finire nelle "camere della morte" di Totò Riina. Negli Usa Filippo Casamento è diventato una star del traffico di stupefacenti. Più volte condannato, è stato liberato il 21 agosto del 2002 ed espulso dagli Stati Uniti il successivo 2 settembre. Giovanni Inzerillo, il figlio di Totuccio, è suo "figlioccio".


GIANNI NICCHI Ha soltanto 25 anni ma è già un boss. Dopo l'arresto di Salvatore Lo Piccolo avvenuto il 5 novembre del 2007, Gianni Nicchi è indicato dagli investigatori italiani come uno dei futuri capi della Cosa Nostra siciliana. La sua "famiglia" è quella di Pagliarelli, guidata da Antonino Rotolo, un fedelissimo di Totò Riina. Nonostante l'appartenenza alla fazione corleonese, Gianni Nicchi fin dal 2003 è volato più volte a New York - con l'"autorizzazione" dei suoi Padrini - per incontrare esponenti della "famiglia" Gambino e in particolare Frank Calì. Secondo gli investigatori erano viaggi per organizzare un grande traffico di stupefacenti fra la Sicilia e gli Usa.

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