venerdì 8 febbraio 2008

Gela, pronto attentato a sindaco


Scoperto il piano delle cosche

Tutto era pronto per uccidere con un attentato il sindaco di Gela, Rosario Crocetta (Pdci). La notizia è emersa durante indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. I magistrati hanno accertato dell'esistenza del piano da intercettazioni effettuate negli ultimi mesi nei confronti di esponenti di cosche della zona. Subito informato il prefetto e il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Crocetta che si era apertamente schierato contro la mafia e il clan Emmanuello licenziando perfino la moglie del boss dal comune.
Il capo del clan, Daniele Emmanuello, è stato ucciso il 3 dicembre scorso mentre tentava di sfuggire alla cattura nelle campagne dell'ennese.
Il progetto di attentato è emerso da un'intercettazione, effettuata dalla squadra mobile di Caltanissetta nell'ambito delle indagini sulla cosca gelese e col ritrovamento di alcuni "pizzini". L'inchiesta è stata coordinata dal procuratore aggiunto, Renato Di Natale, e dal pm della Direzione distrettuale antimafia, Nicolò Marino.
Crocetta: "Continuerò la mia battaglia"''Ho incontrato il prefetto e i magistrati della Dda che mi hanno parlato di questo piano della cosca Emmanuello per uccidermi. E' il mio compleanno, compio 57 anni, e proprio in questa giornata apprendo una simile notizia. Davvero un bel regalo della mafia''. ''Gela è stata la capofila - ha aggiunto - di un prcesso di rottura dei vecchi schemi in cui politica e mafia andavano a braccetto ed ha cominciato la lotta al racket delle estorsioni. Io continuerò la mia battaglia come ho sempre fatto''. ''E' allucinante. Fare il proprio dovere e sapere di essere nel mirino della mafia e una cosa impensabile. E' da cinque anni che vivo scortato con la paura per me e gli uomini che mi proteggono'', ha aggiunto.
A nome del Coordinamento di Libera Arezzo voglio esprimere totale solidarietà nei Confronti di Rosario e nei confronti degli uomini che compongono la sua scorta.

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