giovedì 28 febbraio 2008

MAFIA: IN TOSCANA AUMENTA 'PESO' DI MAFIA RUSSA E RUMENA


- In Toscana aumenta il 'peso' della mafia russa e di quella rumena. Il dato emerge dal rapporto annuale 2007 'Legalita' e giustizia sociale per una Toscana piu' sicura', curato dalla 'Fondazione Antonino Caponnetto'. Un documento che riassume la situazione per l'anno trascorso, sottolineando allo stesso tempo le prospettive per il 2008. Secondo quanto illustrato da Salvatore Calleri, presidente della Fondazione, "la Toscana non e' terra di mafia, ma la mafia c'e' e' non dobbiamo abbassare la guardia". Tre, nello specifico, sono i 'filoni' nei quali si suddivide l'attivita' fuorilegge: la criminalita' organizzata, la criminalita' di strada e l'illegalita' diffusa. Nella criminalita' organizzata, oltre alla mafia cinese, a quella italiana e ad altre mafie straniere, fa la sua comparsa in modo rilevante la mafia russa, gia' presente negli anni passati e che oggi vede le sue zone a maggior rischio in Toscana nelle coste della regione, oltre che Forte dei Marmi, Isola d'Elba, Montecatini e Firenze, soprattutto nel 'segmento' del riciclaggi del denaro sporco. "La Toscana - ha detto Calleri - e' un territorio economicamente ricco e che per sua natura risulta permeabile alle infiltrazioni finanziarie mafiose". Secondo quanto emerge dal rapporto annuale, non si tratta comunque di controlli del territorio come quelli che si registrano nelle regioni del sud, come Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. "Rispetto a queste regioni - ha spiegato il presidente della Fondazione - in Toscana manca il consenso sociale alle organizzazioni criminali ed esiste tra cittadini ed istituzioni una forte identita' antimafiosa, oltre che una notevole sensibilita' ai valori della legalita' e della giustizia sociale".

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