venerdì 29 febbraio 2008

"Disimballiamoci!"Contro i rifiuti le buone pratiche che partono dal basso

Sabato, Legambiente lancia la caL’ azione compatta di informazione e sensibilizzazione, parte da una significativa parola d'ordine “Disimballiamoci!”



Basta con gli sprechi inutili e i buoni proposti è possibile iniziare, adesso, a diminuire i rifiuti, influenzando il mercato con acquisti consapevoli, meno impattanti, che incidono meno nei bilanci degli acquirenti e della collettività. La vergognosa situazione di Napoli, l’emergenza rifiuti che oggi colpisce la regione Campania ma che è latente in molte realtà della penisola prova tutte a comportamenti virtuosi . Le scelte sempre rimandate di una politica di smaltimento e contenimento dei rifiuti che si sta rivelando un boomerang per il nostro paese. Per cercare di educare ad una cultura nuova rispetto alla gestione dei rifiuti in tutte le piazze italiane, il 1 marzo, Legambiente lancia una campagna di sensibilizzazione attiva e concreta chiamando i cittadini a realizzare buone pratiche per lo smaltimento dei rifiuti e la loro diminuzione. Sabato, dunque, i volontari dell’associazione si concentreranno fuori ai supermercati a caccia di imballaggi inutili, incontreranno le persone davanti ai centri commerciali per orientarle verso l'acquisto di prodotti che tengono in conto della salute del Pianeta. Alla fine della giornata dopo l'opportuna separazione degli imballaggi inutili verrà spedito il tutto al circuito virtuoso della raccolta differenziata per il successivo riciclaggio.Lo stile di vita adottato e il modello produttivo nei paesi industrializzati produce montagne di rifiuti per le quali è sempre più complicato trovare una sistemazione. Un problema planetario dai costi ambientali altissimi che possono essere abbattuti significativamente applicando la politica delle 4R - Riduzione, Riutilizzo, Riciclaggio, Recupero di energia - snodo fondamentale della strategia sulla gestione dei rifiuti della Comunità Europea. La riduzione della produzione dei rifiuti a monte resta la prima e fondamentale questione da affrontare. In Italia ancora è stato fatto troppo poco in questo senso, tra il 2003 e il 2006 secondo i dati di Apat e Osservatorio nazionale sui rifiuti la produzione nei centri urbani in Italia è aumentata dell'8,3%. “Tutti i cittadini, nel loro piccolo, possono concorrere- afferma ancora Legambiente - ad invertire la tendenza”. Quando si porta a casa la spesa basterebbe pensare quante sono le cose che dalla busta del supermercato vanno direttamente nella pattumiera? La scatola di cartone del dentifricio, il cartone che tiene insieme le tre lattine di pelati, il polistirolo e la plastica in cui confezionano frutta, verdura, formaggi e la lista potrebbe essere lunghissima. Si tratta di migliaia di tonnellate di rifiuti inutili che si potrebbero risparmiare. mpagna davanti ai Supermercati

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