giovedì 21 febbraio 2008

Italia: assolto in appello Gerardo Cuomo, protagonista Ticinogate


La Corte d'appello di Bari ha assolto Gerardo Cuomo, di 62 anni, presunto boss del contrabbando internazionale e protagonista del Ticinogate, accusato di aver preso parte ad un'associazione mafiosa che tra il 1996 e il 2000 avrebbe introdotto in Puglia dal Montenegro mille tonnellate al mese di tabacchi, riciclando denaro in Svizzera. "Il fatto non sussiste", hanno stabilito i giudici.La Corte ha quindi ribaltato la sentenza di primo grado, pronunciata dal tribunale di Bari nel novembre del 2004, che condannava Cuomo a sette anni e quattro mesi di reclusione. In quell'occasione il pubblico ministero inquirente della Divisione distrettuale antimafia di Bari, Giuseppe Scelsi, aveva chiesto la condanna alla pena di dieci anni.Assieme a Cuomo sono stati assolti anche Alexander Hagsteiner, svizzero di 50 anni, ex funzionario della filiale della Banque Nationale de Paris di Lugano (condannato in primo grado a tre anni di reclusione per associazione mafiosa) ed Elio Galli, di 58, di Como (già condannato a due anni e otto mesi per riciclaggio). Pena ridotta a due anni (da quattro anni e otto mesi) per Nedo Caneva, di 46 anni, di Melano.Prima di essere estradato in Italia Cuomo venne condannato il 27 giugno 2001 dalla Corte delle assise correzionali di Lugano a dieci mesi di detenzione con la condizionale e all'espulsione per cinque anni dal territorio svizzero, per complicità in corruzione passiva aggravata, nel processo che aveva avuto per protagonista il giudice Franco Verda.La Corte di cassazione e revisione penale del Tribunale d'appello del Cantone Ticino ridusse il 30 aprile 2002 la pena a sette mesi di detenzione e sospese condizionalmente la sanzione accessoria dell'espulsione per un periodo di prova di due anni, accogliendo parzialmente il ricorso di Cuomo. Il 21 febbraio 2003 il Tribunale federale respinse un ulteriore ricorso del condannato, mettendo in pratica il punto finale al "Ticinogate".Cuomo è stato scagionato perchè " il fatto non sussiste " viene meno quindi il castello accusatorio ed inoltre dovra essere reso tutto il patrimonio confiscato in precedenza ammontante a svariati e svariati milioni di euro.

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