giovedì 20 dicembre 2007

Vincenzo Giugliano, commerciante incensurato di 44 anni è stato ucciso a Piazzolla di Nola



Vincenzo Giugliano, 44 anni, commerciante incensurato e genero di un ex boss pentito da 14 anni, è stato ucciso a Nola, nel Napoletano. Il cadavere dell'uomo è stato trovato dopo una telefonata anonima al 112 che segnalava ai carabinieri un uomo morto a bordo di un'auto in via Costantinopoli nella zona periferica di Piazzolla di Nola.

Secondo quanto si è appreso, Giuliano, che abitava a circa 500 metri dal luogo dove è stato massacrato, era appena entrato nella sua Ford Fiesta quando sono arrivati i due sicari a bordo di uno scooter e hanno sparato numerosi colpi di arma da fuoco. Qualcuno che ha assistito alla scena dell'omicidio ha poi avvertito il 112. I carabinieri seguono varie piste ma privilegiano quella della vendetta trasversale, per colpire il suocero, ex boss pentito, padre di Filomena, moglie della vittima dalla quale aveva avuto due figli.

Carmine Alfieri, 64 anni, nato a Saviano (Napoli), è stato uno dei capi della nuova famiglia, il cartello criminale che si opponeva all'ascesa della nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Piazzolla di Nola, dove è stato ucciso il genero questa sera, era la sua roccaforte. Il suo primo arresto, per falso e lesioni, risale agli anni sessanta. Ma è nella seconda metà degli anni ottanta che si compie la sua ascesa criminale, proseguita fino al suo arresto l'11 settembre del 1992.

Divenuto collaboratore di giustizia ha contribuito ad accertare la responsabilità di molti omicidi. A causa del suo pentimento la camorra gli ha ucciso anche il figlio e un nipote. Alfieri ha trasformato le attività illecite della camorra in holding gestendo un giro d'affari di 1.500 miliardi di lire e ha rappresentato il volto della camorra imprenditrice che dall'agro nolano si è estesa a buona parte della Campania. Accusato di diversi omicidi si è pentito alla fine del 1993.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono una persona che conosceva bene vincenzo giugliano e posso dire che era una persona squisita, che non faceva del male a nessuno. Non meritava assolutamente di fare questa fine. Forse l'unico errore era stato quello di aver sposato la figlia del boss, ma posso confermare che in quella coppia c'era vero amore, sentimenti puliti, che non avevano niente a che fare con la mafia. Il boss sicuramente non ha un cuore, non ha sentimenti, non ha niente e deve portarsi sempre il rimorso di aver rovinato non solo la vita alla ex moglie Immacolacata, ma anche alla figlia Mena, che oggi si trova senza il suo dolce e tenero marito. Ciao Vincenzo......