giovedì 20 dicembre 2007

Mafia: “Cassiere” Messina Denaro gestiva 60 supermarket

Era il re dei supermercati in Sicilia occidentale l'imprenditore Giuseppe Grigoli, 58 anni, arrestato dalla polizia con l'accusa di essere stato il prestanome del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. A Grigoli era riconducibile la holding "Gruppo 6 G.D.O. srl" che rifornisce e controlla 60 esercizi commerciali in Sicilia, per la maggior parte supermercati della catena Despar, marchio di cui aveva la gestione in esclusiva per tutti i Comuni delle province di Palermo, Trapani ed Agrigento. Secondo l'accusa Grigoli, che risponde di concorso esterno in associazione mafiosa, aveva messo a disposizione del clan trapanese di Cosa Nostra, i propri mezzi e risorse imprenditoriali. L'indagine aveva preso spunto dai 'pizzini' sequestrati al capomafia Bernardo Provenzano al momento del suo arresto l'11 aprile dell'anno scorso a Corleone. In particolare sono stati decrittati dagli investigatori i messaggi scambiati da Provenzano con Messina Denaro e il boss agrigentino Giuseppe Falsone a proposito di una complessa vicenda relativa alla presenza in territorio agrigentino e corleonese di supermercati riconducibili a Grigoli. Una controversia che i due capi di Trapani e Agrigento sottoponevano al giudizio del vecchio patriarca corleonese. La societa' "Gruppo 6 G.D.O. srl", con sede a Castelvetrano (Trapani) in via Partanna e un capitale sociale di 12.500.000 euro, e' stata ora sequestrata dalla Dia. Grigoli ne era il socio di maggioranza con quote per 6.375.000 euro, mentre il resto era intestato a sua moglie, Maria Fasulo, 48 anni, che ne era anche amministratore unico.

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