martedì 4 dicembre 2007

Blitz antimafia, arrestato il figlio del boss Santapaola

Settanta in tutto le persone finite in manette. Associazione mafiosa, estorsione, traffico di stupefacenti e rapina i reati contestati. Sequestrate armi, droga e un libro 'mastro' di estorsioni e 'stipendi' agli affiliati. Amato: ''In Sicilia lo Stato c'è, prenderemo i boss uno ad uno''











Ondata di arresti questa notte a Catania nei confronti di presunti appartenenti ad associazioni mafiose. In manette sono finite 70 persone e tra di esse c'è anche Vincenzo Santapaola, 38 anni, detto 'Enzo', figlio maggiore del boss Benedetto. Per tutti i reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione mafiosa, estorsioni, rapine e traffico di sostanze stupefacenti.

Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare anche tre donne. Si tratta di Angela La Rosa, moglie di Alessandro Strano del gruppo Santapaola e attualmente detenuto, Patrizia Scriffignano e Iolanda Di Grazia, rispettivamente moglie e sorella dell'ergastolano Francesco Di Grazia, boss catanese arrestato anche lui la notte scorsa. Le tre, secondo i pm della Dda di Catania, avrebbero svolto per anni un ruolo di collegamento con la cosca mafiosa.

L'operazione, denominata 'Plutone', è stata eseguita dai Carabinieri del Comando provinciale di Catania e si è avvalsa delle dichiarazioni del pentito Umberto Di Fazio. Sono state sequestrate armi, cocaina e marijuana, nonché un libro 'mastro' di estorsioni e 'stipendi' agli affiliati. Durante le indagini i militari dell'Arma hanno anche accertato collegamenti della 'famiglia' catanese con cosche della 'ndrangheta calabrese e con il clan di Bernardo Provenzano. E' stata inoltre fatta luce su 16 rapine, alcune delle quali commesse anche fuori dalla Sicilia.

Soddisfatto il ministro dell'Interno Giuliano Amato che ribadisce che ''in Sicilia lo Stato c'è". "Da settimane e settimane stiamo realizzando una presenza dello Stato in Sicilia che sta cambiando il clima, sradicando le cosche e determinando un'atteggiamento più positivo della gente'', ha detto Amato aggiungendo che ''i boss non possono più illudersi: li prenderemo uno ad uno".

Vincenzo Santapaola in passato era riuscito a scampare a una condanna a morte decisa dal boss sanguinario di Partinico, Vito Vitale. Dalle indagini è emerso che in passato, Vito Vitale lo avrebbe voluto eliminare in una guerra interna a Cosa nostra tra 'palermitani' e 'catanesi'. Enzo Santapaola fu arrestato per la prima volta nel dicembre del 1992, insieme con il fratello Francesco, di tre anni più piccolo. Ma i due furono scarcerati dal Tribunale del riesame.

Un anno dopo, destinatario di un ordine di arresto per 'Orsa maggiore', si rese irreperibile, e fu catturato il 14 gennaio del 1994. Fu rimesso in libertà il 27 dicembre 1997. Poi fu nuovamente arrestato l'8 agosto 1999 nel quadro dell'inchiesta 'Orione 2'. Rimesso in libertà fu arrestato nel 2006 e da poco era stato scarcerato. Nel suo curriculum criminale c'è anche un'assoluzione per l'omicidio del giornalista Giuseppe Fava, padre dell'europarlamentare Claudio Fava.

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