lunedì 17 marzo 2008

Il maresciallo fu il vice del capitano «Ultimo». Arrestato anche un poliziotto

Arresti domiciliari per il maresciallo dei carabinieri denominato "Arciere" che faceva parte della squadra del capitano "Ultimo" che arresto Totò Riina, e che è ora indagato dalla procura di Torino in un’inchiesta sul furto di opere d’arte e arredi nella palazzina di Stupinigi nel 2004. La misura, eseguita questa mattina, è stata emessa in relazione a quest’ultima indagine, nella quale si ipotizza che qualcuno possa aver lucrato sulla restituzione del bottino, valutato in circa dieci milioni di euro e per il quale l’Ordine Mauriziano aveva stanziato e pagato 250 mila euro destinati a chi avesse fornito un aiuto per recuperare la refurtiva. Il tesoro di Stupinigi fu ritrovato circa un anno più tardi in un campo a Villastellone, in provincia di Torino, e nell’estate scorsa una quindicina di persone di etnia nomade sinti vennero arrestate con l’accusa di essere gli autori del colpo. Nelle settimane scorse, avendo saputo di essere indagato, "Arciere" aveva deciso di restituire al Presidente della Repubblica la medaglia ricevuta per l’operazione che portò all’arresto di Riina, ai polsi del quale proprio "Arciere", che venne successivamente trasferito in Piemonte, strinse le manette.Arrestato anche un poliziottoOltre che per il carabiniere conosciuto come «Arciere», il maresciallo capo Riccardo Ravera, 43 anni, all’epoca dei fatti in servizio al nucleo tutela patrimonio artistico di Torino, l’ordine di custodia cautelare riguarda anche Giuseppe Cavuoti, 46 anni, vicesovrindente della polizia stradale in servizio alla sottosezione di Saluzzo (Cuneo), il quale è finito in carcere. Per entrambi l’accusa è di concorso in estorsione e in falso. Per arrivare al recupero della refurtiva, Ravera e Cavuoti fecero in modo che alcuni nomadi sinti - legati agli autori del furto - ricevessero dall’Ordine Mauriziano (proprietario della Palazzina) 250 mila euro. A materiale recuperato, non indagarono per cercare i colpevoli del furto, che pure aveva destato clamore in tutto il mondo per la sua entità.

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