giovedì 7 febbraio 2008

I Gambino e gli Inzerillo


Una vecchia immagine della famiglia Gambino
CHI SONO GLI INZERILLO Per almeno mezzo secolo hanno rappresentato l'aristocrazia mafiosa di Palermo. Imparentati con gli Spatola e i Mannino, i Castellano, i Gambino e i Di Maggio, sono sbarcati per la prima volta in Usa nel 1956, insediandosi tutti a Cherry Hills. Il loro protettore negli Usa era il vecchio Charles Gambino, il capo dei capi della più potente fra le cinque grandi "famiglie" di New York. Alleati storici in Sicilia del Padrino Stefano Bontate, organizzatori di grandi traffici di morfina base dall'Estremo Oriente, gli Inzerillo sono stati travolti nella guerra di mafia esplosa fra il 1981 e il 1983 nelle strade di Palermo. Il loro capo, Salvatore detto Totuccio, fu ucciso il 10 maggio 1981 a colpi di kalashincov in via Brunelleschi a Palermo. Dopo di lui, i Corleonesi ammazzarono due suoi fratelli - Santo, scomparso a Palermo e Pietro, ritrovato cadavere nel New Jersey (nel bagagliaio di un'auto con 5 dollari in bocca e due dollari sui genitali) - uno zio e il figlio primogenito Giuseppe. Spariti per quasi 20 anni dalla Sicilia, qualche mese dopo il 2000 gli Inzerillo fuggiti negli Usa sono ricomparsi a Palermo creando paure nello schieramento corleonese. Nell'estate del 2007, alcuni omicidi hanno annunciato a Palermo una possibile nuova guerra di mafia. CHI SONO I GAMBINO La "famiglia" Gambino è sempre la più potente di tutti gli Stati Uniti. Il suo capo storico era Charles Gambino, che ha retto la "famiglia" dalla metà degli Anni Cinquanta fino al 1976 quando è morto per cause naturali. Diplomatico, "ragionatore", invisibile, dicono che sia stato il Don che abbia maggiormente ispirato il personaggio di Vito Corleone ne Il padrino di Mario Puzo. Il successore di Charles Gambino è stato per qualche anno suo figlio Jonny e in tempi più recenti John Gotti, che morirà di cancro in carcere nel 2002. Per quasi vent'anni alcuni componenti dei Gambino d'America e degli Inzerillo di Palermo sono stati i protagonisti assoluti del traffico internazionale di stupefacenti. Compravano la morfina base nel Sud Est asiatico, la raffinavano a Palermno, smerciavano l'eroina negli Stati Uniti. I Gambino e gli Inzerillo gestirono insieme - nell'estate del 1979 - anche il falso sequestro del bancarottiere Michele Sindona che per cento giorni si nascose in Sicilia sotto il nome di mister Joseph Bonamico.

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