lunedì 3 dicembre 2007

Mafia: Sindaco Gela, Mi Sarebbe Piaciuto Prendere Emmanuello Da Vivo

Mi sarebbe piaciuto molto riuscire a prendere il boss mafioso Daniele Emmanuello da vivo, non da morto. Noi dell'Antimafia siamo migliori della mafia, noi a differenza loro non gioiamo della morte altrui"Lo ha detto il sindaco di Gela (Caltanissetta) Rosario Crocetta, commentando la morte del boss latitante Emmanuello avvenuta questa mattina dopo una sparatoria nell'ennese. "Sarebbe stato bello poterlo vedere dietro le sbarre per potergli gridare in faccia e rimproverargli pubblicamente tutte le malefatte commesse a Gela - ha detto Crocetta - invece in questo modo dovra' rendere conto solo a Dio e non piu' alla giustizia terrena"."Daniele Emmanuello - ha detto ancora - era uno dei boss latitanti piu' pericolosi in Italia, nella Sicilia orientale era considerato uno del calibro di Matteso Messina Denaro. Con la sua morte si chiude una pagina dura, crudele per la nostra citta'. Speriamo soltanto che non ci sia gia' qualcuno pronto ad imitarlo".''Sarebbe stato bello - ha aggiunto - poterlo vedere dietro le sbarre per potergli gridare in faccia e rimproverare pubblicamente tutte le malefatte commesse a Gela''. Solo un anno fa, proprio il primo cittadino di Gela aveva licenziato dal Comune la moglie del boss. La donna, Virginia Di Fede, 42 anni, lavorava, in quanto nullatenente, nel gruppo dei 165 precari del Reddito minimo di inserimento alle dipendenze del comune ennese.

Salvatore Cutolo, 46 anni, a capo dell’omonimo clan camorristico operante nei quartieri occidentali del capoluogo partenopeo, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo di Napoli.

Cutolo è stato destinatario di un decreto di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea per associazione per delinquere di tipo camorristico e omicidio. Il boss è stato catturato nel corso di perquisizioni per blocchi di edificio che sono in corso dalle prime ore dell'alba nel quartiere napoletano di Soccavo per la ricerca di armi, operazione decisa dopo la recrudescenza di agguati nella zona causata dallo scontro armato tra i clan Cutolo e Leone per il controllo degli affari illeciti sul territorio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nel muro d'omertà e paura, la crepa si sta allargando!Finalmente!